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Come cambiare pensieri negativi in positivi? Come trasformare una convinzione negativa in una positiva? Le convinzioni negative sono quelle che ti fanno vedere il mondo con gli occhiali della malizia, della timidezza, della paure delle critiche.
In ambito musicale, ma ciò ha valore in tutti gli ambiti lavorativi, i risultati delle performance o delle azioni di un soggetto sono fortemente influenzate dalla struttura di pensieri che lo stesso porta con se.
Le convinzioni mentali, come detto nell’articolo Come superare i propri limiti che ti invito a leggere, sono il frutto di mappe mentali che raramente costituiscono una ricostruzione fedele della realtà e che tendono a farci credere che tutto ciò che ci circonda sia un pericolo, una minaccia, qualcosa di arduo da affrontare con sicurezza in se stessi, autostima e disinvoltura.
Vi starete chiedendo “Ma allora come si sconfiggono queste convinzioni?”.
Lo scrittore e umorista statunitense Mark Twain Diceva:
“Quando ti trovi d’accordo con la maggioranza, è il momento di fermarti a riflettere.”
Prova a fare un lista di una decina di cose di cui sei assolutamente convinto e chiediti se ciò che credi sia corretto. In questo modo, potrai comprendere pian piano quali sono le convinzioni e i pensieri che non sono reali e che quindi ti restituiscono un mappa distorta della realtà.
Sono quelle convinzioni che ti fanno vedere il mondo con gli occhiali della malizia, della timidezza, della paura delle critiche altrui…
Questi pensieri negativi non ti supportano, non ti stimolano e non ti rendono libero di essere te stesso, creativo ed entusiasta della vita.
E’ necessario fuggire questi pensieri, lasciarseli scivolare di dosso..
Ricorda, la vita è già abbastanza difficile per essere vissuta con alle spalle il peso di una struttura di cattive convinzioni.
Cari lettori e musicisti, mi rivolgo principalmente a voi anche se queste riflessioni valgono per chiunque, vi invito a focalizzare l’attenzione sui vostri processi mentali prima di approcciarvi a qualunque compito impegnativo o ad una performance.
Consapevolizzare i nostri pensieri, farne una radiografia per quanto possibile o un’analisi è indispensabile quanto il duro lavoro quotidiano che ci porta a raggiungere un risultato.
Riflettere su ciò che ci provoca ansia, timidezza e disagio è importante almeno tanto quanto lo è lo studio sul nostro strumento.
Spesso i musicisti tendono a fissare tutta la loro concentrazione prettamente sull’esecuzione strumentale senza ricordarsi che la centrale di comando è la nostra mente, che è preferibile mantenere nel più alto stato di benessere.
Dunque, prima di salire sul palco, prima di iniziare un discorso in pubblico, prima di dover affrontare un compito per il quale avete investito molte risorse ed energie, abituatevi a filtrare i pensieri negativi e a sostituirli con altri positivi.
Ad esempio, un soggetto con bassa autostima tende a prevedere tutto in modo pessimistico e non pensa che, invece, una determinata esperienza possa andare a buon fine.
Quando si innesca il pilota automatico, i cattivi pensieri possono essere svariati:
“Sono un fallito, è sotto gli occhi di tutti!”, “Sono sicuro che anche questa volta tremerò come una foglia e perderò aderenza sulla tastiera”, “Non potrò mai passare questa audizione, quel giurato ce l’ha con me!”, “Sono sicuro che mi andrà male, magari potessi essere solido come..”..
Personalmente, partirei dal presupposto che non tutto deve andare sempre alla perfezione secondo i nostri canoni e che un margine di errore potrà sempre esserci.
Quindi anche se qualcosa non dovesse andare secondo i nostri piani non sarà la fine del mondo!
Consiglio di fare uno sforzo mentale e di provare a contrastare questi pensieri con i seguenti:
“Anche se qualche esibizione non è stata impeccabile, stavolta cercherò di fare del mio meglio”, “Non è detto che anche questa volta tremerò, cercherò di concentrarmi sulla musica ed essere espressivo”, “Quest’audizione è molto importante, sono felice di essere qui. Se suono bene la giuria mi darà una buona valutazione. Nel peggiore dei casi riproverò l’anno prossimo!”, “Stavolta ho studiato molto e con metodo, andrà bene!”
Queste sono alcune delle sostituzioni mentali che vi consiglio di abituarvi a maturare.
Nicolò De Maria
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